La Meditazione Relazionale

La Meditazione Relazionale si occupa dello studio creativo dell’individuo e dei sistemi in cui egli vive, allo scopo di raggiungere e mantenere uno stato di concentrazione ampia ed intensa su se stessi durante la relazione con l’altro: essere cioè consapevoli nell’azione.

Il lavoro nei gruppi comincia con l’individuare le qualità, le limitazioni e le potenzialità relazionali di ciascuno, per poi ampliarle creativamente.

Attraverso la Meditazione Relazionale, integrata con la pratica delle Yana e con la meditazione, si può così cominciare ad accettare l’attrito che si genera tra ciò che si è, ciò che si vorrebbe essere, e ciò che gli altri si aspettano da noi in base ai loro preconcetti, per apprendere progressivamente ad agire anziché a re-agire.


La volontà di star bene

..Il permesso di chiedersi cosa significa star bene è socialmente accordato a poche categorie di persone: i cosiddetti pazienti psichiatrici, coloro che dovrebbero curarli e i filosofi. A costoro è concesso percorrere un cammino alla ricerca del proprio benessere, mentre al di fuori di queste categorie, si dà per scontato che tutti sappiano precisamente cosa vogliono, perché vivono e dove stanno andando. Desiderare il proprio benessere e chiedersi come ottenerlo nella realtà è un diritto di nascita, non un privilegio riservato a pochi. Il primo passo per iniziare la ricerca di un vero benessere è quello di accettare il fatto di non avere ancora risposte in proposito e di rendersi conto che ciò che si credeva di volere era soltanto il frutto di un condizionamento. Ognuno ha paura di chiedersi concretamente perché voglia vivere, poiché teme di ottenere risposte che non confermino le proprie idee sulla realtà. Fingendo di sapere, possiamo tenere lontano il momento di un vero contatto con la vita, ed è come se, allontanando quel giorno, volessimo inconsciamente salvaguardare la purezza di quell’attimo di verità. Il primo stato di benessere si ottiene quando ci rendiamo conto di avere il diritto di star bene, e di ricercare in cosa consista il nostro benessere e il modo per ottenerlo, considerato che non conosciamo nessuna delle due cose. Questi diritti riguardano ogni essere umano.
(da Paolo Menghi Trasformare la mente, Ubaldini editore, Roma 2009, p. 183)

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